Coreano, giapponese e cinese: quali sono le somiglianze e le differenze tra queste tre lingue e come dovremmo impararle?

Se non avete mai studiato una lingua asiatica, è facile confondere il cinese, il giapponese e il coreano. Nonostante alcune somiglianze, queste tre lingue sono molto diverse tra loro e ognuna di esse presenta una serie di problematiche che possono essere diverse da quelle della lingua successiva. Forse vi chiederete quali siano le differenze, prima di essere riusciti a studiarle tutte e tre. Abbiamo preparato questo breve tutorial per chiarire le differenze linguistiche fondamentali tra il cinese, il giapponese e il coreano, in modo da aiutarvi a distinguerle.

Come distinguere queste tre lingue

A costo di ripetere una cosa ovvia, la lingua cinese è estremamente complessa, ma un metodo semplice per distinguere i caratteri cinesi è che sono quadrati anziché curvi. Le lettere giapponesi risultano più tonde e curve.

La grafica giapponese e coreana è anche più aperta ed espansiva rispetto a quella cinese, che è più densa.

Un altro modo per identificare l’alfabeto coreano è attraverso le sue forme circolari di base, che sono uniche e non sono presenti nel giapponese o nel cinese.

Cinese semplificato:

创译

Giapponese:

クリエイティブ トランスレーション

Coreano:

크리에이티브 트랜스레이션

Lingua parlata

Se si proviene da un background linguistico non asiatico, è necessario abituarsi alla pronuncia e al parlato, indipendentemente dalla lingua che si sceglie di imparare. La lingua cinese si basa su quattro toni, che possono alterare radicalmente il significato di una parola o di una frase se vengono pronunciati in modo errato e possono suscitare perplessità all’inizio.

Mentre la grammatica giapponese è difficile, il parlare risulta meno arduo. Una volta superata l’intonazione notevolmente più alta dei madrelingua giapponesi, la comprensione risulterà semplice grazie alla presenza di sole 5 vocali, tutte utilizzate in inglese.

La lingua coreana è composta da suoni radicalmente diversi rispetto a quelli del giapponese e del cinese, il che la rende relativamente facile da riconoscere per un orecchio non allenato. Il coreano è più facile da imparare perché non è una lingua tonale, ma i suoi suoni gutturali, come “eo” ed “er”, possono essere difficili da padroneggiare.

Grammatica

Il cinese, il giapponese e il coreano presentano strutture grammaticali molto varie, alcune delle quali sono più impegnative di altre. La grammatica cinese è molto più semplice di quella delle lingue europee e l’ordine delle parole è estremamente simile a quello dell’inglese, cosa che farà piacere a chi deciderà di imparare il cinese.

Ci sono pochissime eccezioni alle regole grammaticali e non ci sono coniugazioni di verbi o tempi complessi (per fortuna).

Per quanto riguarda la grammatica, invece, il giapponese e il coreano presentano delle difficoltà maggiori. Uno degli aspetti più impegnativi dell’apprendimento di una di queste lingue è l’elevato livello di cortesia, poiché entrambe presentano forme onorifiche.

Il cinese presenta il sistema grammaticale più semplice dei tre, che consente agli studenti di concentrarsi sulle componenti più difficili della lingua.

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