La Cina è uno dei paesi più variegati del mondo dal punto di vista linguistico. La lingua più comune in Cina è il cinese standard. È una lingua radicata nel’area centrale. Tuttavia, secondo l’ultima indagine di Ethnologue, il numero totale di lingue parlate in Cina è pari a 302. Questa è anche la lingua nazionale.

Il 71% dei cinesi parla una variante del mandarino, che è vicino ad essere una lingua franca nelle parti della Cina in cui si parla mandarino, così come nel resto del continente, anche se in misura minore.

E’ importante notare che le regioni autonome cinesi, come Hong Kong, non osservano questa regola. Per esempio, la regione autonoma del Tibet ha il tibetano come lingua ufficiale, mentre il mongolo è la lingua ufficiale nella Mongolia continentale. Hong Kong ha il cantonese e l’inglese come lingue ufficiali, mentre Macao il portoghese e il cantonese.

Le lingue ufficiali della Cina sono le seguenti:

  • cinese standard
  • cantonese
  • portoghese
  • inglese
  • mongolo
  • haix
  • bayingolin
  • bortala
  • coreano tibetano
  • uyghur
  • zhuang
  • kazako
  • yi

Data la sua grande diversità linguistica, le Nazioni Unite hanno dichiarato il 20  aprile come la Giornata della lingua cinese.

Una cosa che dovreste sapere prima di visitare il paese è che la Cina non definisce le sue lingue in quanto tali, ma le chiama dialetti. Ragioni di carattere politico hanno fatto sì che, nonostante il disaccordo dei linguisti di tutto il mondo, esse vengano indicate come tali.

Il cinese è anche la lingua madre più diffusa al mondo, essendo parlato da un totale di 1,3 miliardi di persone. Tuttavia, questo aspetto non è del tutto vero, in quanto coloro che parlano il mandarino non saranno in grado di capire, ad esempio il cantonese. Tuttavia, la situazione opposta non è riscontrabile, in quanto la legge cinese prevede che, sebbene l’autonomia culturale e regionale sia consentita, le zone che non hanno il mandarino come lingua madre devono comunque impararlo.

Il dibattito linguistico sul numero di gruppi di lingue cinesi è molto acceso, con numeri che vanno da 7 a 10.

Questi sono:

  1. Il mandarino: il più parlato, noto anche come cinese del nord.
  2. Lo wu: parlato soprattutto nella costiera di Shanghai.
  3. Lo yue: non è comprensibile per chi parla altri dialetti ed è conosciuto come cantonese.
  4. Lo xiang: parlato nella provincia di Huan, nella Cina meridionale, è comprensibile per chi conosce il mandarino.
  5. Il min: si parla nella provincia di Fujian, così come a Taiwan.
  6. Il gan: si parla in diverse province, tra cui Jiangxi e Fujian. È conosciuto anche come kan.
  7. L’hakka: parlato principalmente in regioni isolate ed è composto da 13 dialetti diversi.

La ragione principale per avere così tante lingue è che, storicamente parlando, la Cina non è mai stata un paese unificato e queste differenze regionali si sono riversate nelle varie lingue cinesi che conosciamo oggi.

Uno dei motivi è il fatto che molte regioni erano geograficamente isolate. Senza contatto e interazione con i loro vicini più prossimi, non ci deve sorprendere il fatto che per loro siano comprensibili solo i dialetti parlati all’interno della propria regione. Da notare che anche questi gruppi hanno milioni di locutori.

Sebbene molti di questi gruppi siano in grado di capirsi l’un l’altro, vi è un numero ancora maggiore di quelli che non hanno la stessa fortuna.

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